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lunedì 16 maggio 2016

Un grazie di cuore allo Stato e alla ARS: boom di benessere in Sicilia!!!

Vi è una totale incapacità a comprendere i reali problemi di questa terra e si cerca sempre di addossare questa propria inadeguatezza, attribuendoli ad aspetti terribili, alla crisi in corso e ad altre ben futili motivazioni...
Ecco quindi le colpe date ai... mercati finanziari, alla moneta unica, alle guerre in corso, all'immigrazione, ai vincoli imposti dalla CE, alle regole speculatrici delle banche, al terrorismo, alla lotta alla criminalità organizzata e via discorrendo...
Ci si illude sempre che grazie a questi pretesti ed in virtù di non so quale miracolo, all'improvviso si ci ritrovi fuori dalla crisi... 
Gli italiani da sempre sperano che ci sia qualcuno che li tira fuori dai guai... un tempo vi era chi credeva in Mussolini, poi in Andreotti, Craxi, il Cavaliere, quindi Prodi... Monti... ecc...ecc... 
E' una particolarità del tutta italiana, quella che porta sempre a voler sperare... vittime di quella forma di dipendenza nella quale siamo da sempre ingabbiati e che fa in modo che nulla possa cambiare...
Qualcuno ci ha provato a cambiarlo questo stato di cose... l'Ing. Mattei, il Presidente Aldo Moro, i Giudici Falcone e Borsellino ed abbiamo visto come tragicamente si sia conclusa quella loro esperienza...
"Lasciate ogni speranza, o voi che entrate", difatti... sperare di entrare in questo sistema per modificarlo è soltanto una pura follia!!!  
Riprendendo i numeri (e non le propagande o frottole per come dir si vuole, che ogni ogni giorno ci vengono raccontate...) dei primi tre mesi dell'anno, si scopre come in Sicilia, siano scomparse dal tessuto produttivo circa 20.000 aziende (per l'esattezza sono 23.294...) contro nuove aperture per circa 3.800... 
Ovviamente l'analisi non tiene conto di tutte quelle che oggi sono in stato fallimentare/liquidazione o che sono sottoposte a sequestro/confisca e che -vista l'ormai acclarata incapacità operativa fin qui dimostrata- rappresentano quel ulteriore numero di società, che a breve andranno ad accrescere il numero di quelle ormai estinte!!!
Lo studio è stato realizzato da Confimprese, ed elabora le aperture e le cessazioni nel primo trimestre di quest'anno, ho letto inoltre che i dati sono stati presentati in un convegno (nel nostro capoluogo) dal titolo: sviluppo e azione - Strategie per il progresso della Sicilia...
Una premessa bellissima... che rapportata ai dati presentati... e come dire al "Palermo Calcio" che si è appena salvato dalla retrocessione (da catanese sono veramente felice per i miei amici palermitani e per tutti i Siciliani che amano lo sport...) che l'anno prossimo la squadra vincerà lo scudetto!!!
Comprendere innanzitutto quali motivi hanno causato la chiusura in questi anni di migliaia e migliaia di società, dovrebbe essere il primo obbiettivo; tentare quindi di mutare quelle produzioni superate in nuove o più ricercate (per destinazioni di mercato) potrebbe rappresentare il secondo punto determinante...
Riutilizzare le aree industriali, artigianali, commerciali in qualcosa di rinnovato, puntando verso nuovi prodotti d'avanguardia o appartenenti al marchio "made in Sicily", ancora tanto ricercati nel mondo...
Puntare verso una maggiore riqualificazione dei nostri prodotti agroalimentari tipici siciliani, rappresentanti della migliore qualità e tradizione della nostra terra...
Bisogna ridare credito agli imprenditori onesti o ai tanti aspiranti che vogliono iniziare una nuova attività...
Lo Stato deve farsi promotore e garante presso le banche, affinché eroghino in maniera celere quanto necessario a quei soggetti che intendono iniziare in maniera seria una alternativa professionale, senza dover però rischiare di ritrovarsi un cappio al collo per tutta la loro vita, a causa di quelle tante firme poste nei moduli per le varie richieste di finanziamenti...
Dopotutto se gira poco denaro non si pagano nemmeno le scadenze... difatti in Sicilia nel 2015 i protesti ammontano a 67 milioni di euro e tra titoli, assegni, cambiali, ecc... si corre sempre di più il rischio di aver alimentato in questi anni, quel mondo parallelo dell'usura...
Certo, se poi assistiamo a come i maggiori referenti di quelle importanti realtà produttive (Camera di commercio, Confindustria, Ance, ecc...) siano stati da parte delle procure posti a procedimenti giudiziari, capiamo perfettamente quanto sia difficile uscire da questa situazione...
Le soluzioni per risolvere questa crisi ci sono... ma per applicarle servono persone capaci... e questo purtroppo rappresenta ancora oggi... il nostro più grande problema... se si vuole procedere con la  volontà di cambiare pagina...
Eliminare radicalmente quel modo subdolo di procedere, fatto di collusioni, protezioni, favoritismi, clientelismi, scambi di favori, richieste personali... di cui noi tutti siamo ben a conoscenza, anche se il più delle volte, facciamo finta di non saperle queste cose... o meglio ne prendiamo atto come se queste capitano soltanto agli altri... dimenticando quelle che giornalmente andiamo compiendo!!!   
Se per un istante (chi oggi ha il potere di farlo...) si sedesse seriamente a lavorare insieme ai propri colleghi... (invece di pensare esclusivamente a salvaguardare la poltrona nella quale si è seduti...) ecco che (forse) pian piano, qualche proposta inizierebbe a concretizzarsi...
In ogni caso... ci si potrebbe altresì affidare a consulenti professionali esterni (mi riferisco a consulenti "capaci" e non a quei consueti "rapaci" e abituali "amici degli amici" che hanno come fine quello di perseguire propri vantaggi personali e finanziari...), che possono modificare l'indirizzo fin qui negativo !!!
Il premier Renzi ha parlato di 12 miliardi di euro per la Sicilia...
Speriamo che almeno questa volta, non sia soltanto la mafia a ringraziare!!!

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