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lunedì 1 febbraio 2016

Il "modello Catania"...

Se vi collegate al link:
http://www1.interno.gov.it/dip_ps/dia/page/relazioni_semestrali.html - troverete un interessante elenco di relazioni della DIA che vanno dal 1998 al I semestre del 2015...
Non consiglio di leggerle tutte, ma se ci provate, scoprirete come da quelle relazioni, venga rappresentata un analisi chiara di come in questi anni, si sia evoluta l'attività finanziaria ed economica di "cosa-nostra" e di come quest'ultima abbia suddiviso il territorio dell'isola, tra quanti ne fanno direttamente parte in qualità di affiliati...
E' una mappatura accurata e scrupolosa, dove si comprendono e s'individuabili tutte le metodologie adottate, affinché si concretizzino quei poteri di dominio, necessari per attuare i ben noti "proficui" interessi...
Per ben comprendere questa associazione "mafiosa", da altre anch'esse criminali, dobbiamo inquadrare questa in modo differente, in quanto coloro che ne fanno parte, si avvalgono non soltanto della forza d'intimidazione, ma da uno stretto legame associativo (possa essere questo familiare o non) e da quel vincolo di assoggettamento, espresso da regole di omertà che ne fanno un dettame imposto e inequivocabile!
Quanto sopra espresso è indispensabile affinché quella capacità di prevaricazione e di dominio possa esplicarsi, metodi e abusi quasi sempre accompagnati da gesti intimidatori o da cruenti delitti, affinché si possa imporre in modo diretta o indiretta, la gestione o comunque il controllo di quel territorio...
Per la mafia è fondamentale infatti essere presente sul territorio, monitorare le attività economiche, richiedere attraverso proprie imprese (o affiliate) quelle necessarie concessioni o autorizzazioni per l'esecuzione di appalti e servizi pubblici, procedure che hanno come fine, quello - non solo - di realizzare introiti (profitti ingiusti per sé o per l'associazione), ma soprattutto impedire o per meglio dire "ostacolare" quel mercato di libera concorrenza, che esprime di fatto, quel voler condizionare a tutti i costi la libertà civile, limitando quell'autonomia culturale, manifestata attraverso la  libertà d'espressione in particolare di voto, che attraverso cosa-nostra viene influenzata con la raccolta dei voti delle consultazioni elettorali, per barattarli ai consueti politici collusi...
La capacità di controllo è rilevante, non solo per la forza militare che possiede, ma soprattutto per quella economica-politico-amministrativa...
L'organigramma è ben definito ed i mandamenti sono suddivisi e amministrati affinché non ci siano interconnessioni e a ognuno è data la gestione di quel territorio, in modo tale che l'organizzazione benefici di quella parte a loro concessa ...
Leggo dei risultati messi a segno in questi anni... certamente considerevoli sul piano del contrasto e sotto il profilo degli arresti e delle condanne...
Ma voler parlare di "forza" dello Stato, ecco questo mi sembra ancora un passo lontano dalla realtà...
Perché ciò che non viene detto è che questa lotta nel campo pratico ottiene sì benefici immediati, ma non certamente sul lungo termine, poiché è dimostrato che "recisi" alcune di quei tentacoli, tra affiliati o beni confiscati, ci si accorge come dopo poco tempo -ripristinate le gerarchie- tutto continua in maniera identica...
Sento dire dei patrimoni confiscati, ma se si analizzano realmente quei beni, ci si accorge come quei valori sono di fatto... sovradimensionati!!!
Il più delle volte i provvedimenti volti alla confisca, relativi alle proprietà immobiliari e/o mobiliari, dimostrano come quest'ultime sono nella reale, non nella disponibilità della persona e/o della società a cui sono state sottratte dal provvedimento giudiziario, bensì, risultano essere di fatto di proprietà di Banche o di società di leasing oppure, essere state affittate e/o noleggiate da terzi e che ora, non trovando riscontro con i pagamenti concordati, ne richiedono la restituzione dei beni...    
Quindi alla fine, se si quantificano realmente i beni confiscati, ci si accorge che ciò che resta è molto inferiore a quei numeri tanto proclamati...
Inoltre, bisogna aggiungere i problemi relativi a quella stessa gestione amministrata, dalle problematiche emerse in questi anni evidenti a tutti (e non mi sento di ripeterle...) che hanno evidenziato (vedasi per esempio... la gestione dei beni confiscati presso il tribunale di Palermo) lacune vergognose e soprattutto preoccupanti!!!
Quindi non esistono centinaia di milioni di euro sottratti alle mafie... ma certamente alcune migliaia, beni confiscati quasi sempre inutilizzabili o ancora lasciati nelle disponibilità di coloro a cui erano stati sottratti...
Comprendo che si vuole mostrare un realtà diversa da quello che è... cercando in ogni modo, di promuovere se stessi con "coccarde" colorate a dimostrazione dei meriti sul lavoro finora svolto, affinché queste "capacità" possano concretizzare in breve, con una probabile promozione...
Ma pensare soltanto di essere giunti ad una fase di "equilibrio" nella lotta, mi sembra un concetto molto "ottimistico" e poco realistico, in virtù di quanto giornalmente assistiamo, in particolare a quei livelli ancora alti ed in tutti i settori, per quanto concerne, corruzione, concussione, istigazione, ecc..
Non dimentichiamoci che a breve ci saranno le elezioni regionali e che intorno a quel periodo, avremmo modo di valutare l'aumento esponenziale del malaffare...
Mi dispiace sentire ancora oggi da siciliano (dopo aver vissuto sulla nostra pelle il periodo delle stragi...) quella odiosa "sensazione" che forse questa mafia, fa ancora comodo a tutti...
Sia a quanti appartengono al mondo delle Istituzioni, quell'apparato considerevole che tra uomini e donne, ha quale obbiettivo quello di doverla contrastare (e quindi gestire...) e quanti di contro (appartenenti ad un'altra grossa fetta di questa società) costituiscono quei colletti bianchi (o grigi a seconda di come li s'intende...), amministratori, politici, imprenditori, operatori finanziari e quant'altro, che proprio da quel sistema, riceve i maggiori benefici in risorse finanziarie e soprattutto umane attraverso i consensi elettorali...
Sono profondamente Siciliano, ma soprattutto voglio sentirmi intimamente ottimista, perché mi è impossibile credere di non vedere un giorno questa mia terra libera, da questo "dannato cancro"...
Ma per favore... nell'ascoltare questa vostra generale soddisfazione, non chiedetemi ugualmente di mettere negli occhi... le fette di prosciutto!!!

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