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giovedì 3 dicembre 2015

Ricchi sempre più ricchi... e poveri... sempre più poveri!


Diceva Coco Chanel: alcune persone pensano che il lusso sia l'opposto della povertà. Non lo è. È l'opposto della volgarità!
Nel nostro paese, una cosa è certa... sono tutti ad inseguire la ricchezza!!!
I nuovi idoli cui ispirarsi sono i beni di consumo, dalle auto all'abbigliamento, dai gioielli a quella ricercata tecnologia, che rende ormai l'uomo avido, alienato in quel suo voler apparire...
Ovviamente quanto più ricchi sono i suoi idoli, tanto più l'uomo si va impoverendo... 
La ricchezza diventa gioia... unico vero piacere che da loro eccitamento... 
Un possesso con cui si crede di poter giungere al potere ed invece di cercare d'essere, si persegue l'avere e lo sfruttamento, scegliendo non ciò che è vivo... ma ciò che è finto!!!
L'aumento di ricchezza, produce di contro, un divario sempre più grande, tra chi sta bene e chi è povero...  ed è questo il punto su cui si focalizza il rapporto Istat sull'equo benessere...
La disuguaglianza reddituale tra Nord e Sud sta aumentando sempre più, con un potere d'acquisto messo sotto pressione dalle spese sostenute per i vari consumi...
Il disagio economico se pur leggermente sta aumentando... ma fintanto che la ripresa economica è rappresentata da pochi incrementi percentuali, valori che si aggirano intorno allo 0,1-0,3% diventa impossibile sperare in una ripresa celere...
I primi a soffrire di questa attuale condizione sono i giovani, che - se pur favoriti dagli interventi prodotti dalla Job Act - non trovano ancora collocazione nel mercato del lavoro.

A questi vanno aggiunti gli ultra cinquantacinquenni, che a causa della crisi hanno perso il lavoro... e non trovano possibilità d'essere nuovamente reinseriti.

La propaganda del nostro Presidente del Consiglio, attraverso i mass media, va riportando numeri strabilianti, segnali di crescita, ottimismo, una situazione che incoraggia a guardare in positivo il futuro di questo nostro paese...
Ma quando si entra concretamente  in quei numeri... ecco saltare fuori la verità e come le differenze territoriali emergono in tutta la loro gravità...
Non si tratta di essere pessimisti ma di leggere in maniera coerente quanto accade intorno a noi... e di osservare come questi andamenti positivi, non si traducono ancora oggi in quella soddisfazione complessiva per il proprio benessere che si mantiene stabile  e vicino ai valori di povertà...
L'incertezza generale dovuta alla crisi economica e finanziaria, mantiene purtroppo ancora presenti, quelle disuguaglianze sociali...
Sono in molti a giustificarsi che la mancata celere ripresa dipenda essenzialmente dalla situazione di grave crisi internazionale, dalle guerre in corso, dai movimenti migratori dei profughi, dal terrorismo, dalla mancata presenza di turismo per paura degli spostamenti, dagli investimenti tutt'ora bloccati a causa dell'incertezza politica tra i vari stati, tutte cause che determinano certamente una sfiducia nei rapporti e nello scambio di beni e consumi...
Purtroppo però la storia insegna che quando vi sono eventi storici come quello in corso, avviene sempre che, chi è nelle condizioni di far valere la propria forza economica si arricchisce, sempre a scapito di chi invece, per ovvie ragioni, non avendo quelle capacità, finirà nel soccombere, continuando così sempre più a impoverirsi!!!  
    

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