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lunedì 22 giugno 2015

Quello è un cane sciolto...


Una canzone bellissima di Giorgio Gaber diceva:
- L'uomo è un'animale socievole; 
quando incontra qualcuno che la pensa come lui, 
scodinzola. 
- Da soli non si può far niente, 
non è che io non dia valore all'individuo, 
ma credo che un momento collettivo 
sia un bisogno dell'uomo per sentirsi vivo; 
per crescere e imparare 
bisogna essere in molti 
e non si può contare 
sui cani sciolti. 
- Da soli non si può far niente, 
è giusto trovare una propria appartenenza, 
un fondersi di idee e intenzioni 
per distruggere un mondo di corruzioni; 
per poter ricominciare 
ci voglion nuovi volti 
e non si può contare 
sui cani sciolti. 
Da soli non si può far niente 
bisogna tentare una qualche aggregazione, 
la sento come l'unica salvezza, 
un'unione che dia una sicurezza; 
ci dobbiamo ritrovare 
per non essere travolti 
e non si può contare 
sui cani sciolti. 
Ma i cani sciolti 
un po' individualisti, 
un po' anarcoidi, 
sono gli ultimi utopisti, 
purtroppo non si accontentano 
delle elezioni e dei partiti e delle coalizioni, 
ne hanno pieni i coglioni. 
Non ce la fanno a delegare 
se non si sentono coinvolti, 
sono proprio allergici al potere 
i cani sciolti.
E' una vita che mi sento dire... quello è un cane sciolto!!!
Quand'ero ragazzo si diceva di me, che non amavo i legami affettivi, seri e duraturi.
Quando son cresciuto, hanno detto che ero uno fuori dagli schemi, uno a cui, non si può mettere il guinzaglio (in senso metaforico, già... nessun padrone, proprio come un "cane sciolto") e pertanto, al di fuori di qualsiasi regola!
Uno che non accetta "imposizioni" senza poterle mettere in discussione, in particolare se queste sono di per se fallaci... !!!
Ne segue regole stabilite da altri o comunemente seguite da tutti, come non ha bisogno del branco per farsi rispettare.
Non fa mai, ciò che gli altri s'aspettano che egli faccia, anzi il più delle volte, si ci può aspettare di essere mandati a... fanculo!!!
Non ha bisogno di vivere le proprie giornate indottrinato, non deve mediare, non accetta compromessi, possiede di per se quel naturale senso d'onesta morale, senso civico, giustizia, imparzialità, vero riconoscimento e rispetto nei riguardi degli altrui diritti, cui molti dimostrano aver perso, anzi si adoperano attraverso comportamenti coercitivi, che hanno quale scopo quello di soverchiare gli altri...
Un freelance nella vita e nelle azioni, pura espressione di libertà che pretende e concede a chi sta a lui vicino, fuori dalle false ipocrisie, dettate dalla quotidianità...
Non vi è sodalizio che tenga, non fa parte di alcun sistema, non ha ispirazioni partitocratiche o colori di partito, non possiede neppure la "tessera" del supermercato...
Non ha necessità di avere amici politici, togati o mafiosi... non ha bisogno di chiedere loro alcun favore, non obbedisce alle logiche di catene di comando, che premiano chi obbedisce e penalizza chi esprime opinioni discordanti...
Vive la vita, per come viene, come si dice... alla giornata, senza aspettarsi nulla di nuovo, senza alcuna necessita di doversi guardare intorno, gli basta osservarsi dentro!!!
Soprattutto, non vuole sentirsi come in quei film, dove,  il "cane sciolto" è solitamente l’eroe che combatte da solo contro tutti e che alla fine vince contro le ingiustizie e l'illegalità...
Anche perché da noi questi gesti sono assolutamente irrealizzabili, già, in questo paese le persone come il sottoscritto danno fastidio, perché fanno "scoprire gli altarini", agiscono affinche vengano ad emergere tutte quelle situazioni imbarazzanti che si vorrebbero tener nascoste, scheletri nell'armadio, ma con questi individui nessun silenzio potrà mai essere comprato, soffocato o ancor peggio occultato!!!
Si è vero, questa categoria da fastidio ed è il principale motivo per cui viene tenuta in disparte, in quanto essi non accetteranno mai di piegarsi, saranno perdenti per un sistema colluso e corrotto,  finiranno forse la loro esistenza in maniera silenziosa, chissà forse anche un po ingenua, solo per non essersi voluti piegare...
Ma come si fa a cambiare quella propria indole, peraltro quale motivo c'è ad abbassare lo sguardo, quando si sa - da sempre - di aver ragione, quando in gioco non vi è soltanto la propria libertà, ma soprattutto quella propria dignità di cui si è andati fieri, orgoglio personale che non è possibile comprare o barattare, perché si possiede e basta!!! 
Non si tratta di voler essere a tutti i costi individualista, border line, contro un sistema che pretende d'inquadrare tutto e tutti, lo stesso che prova altresì a corrompere quando necessario con scambi di favore, avanzamenti di carriera o anche sostanziose ricompense, prezzo di scambio per quell'asservimento richiesto, sudditanza psicologica che compie quanto viene loro richiesto, sì... nuova categoria d'appartenenza quella dei cosiddetti: "cani legati"!!!
Diceva Italo Calvino: è ben vero che vicino alla nostra abitazione c'è un cane ch'è legato alla catena il giorno intero, ma non ne soffre! Bestia curiosa, quella! Non so il nome e credo non ne abbia alcuno. Dopotutto a cosa gli servirebbe un nome... quand'è certo che a nessuno salterebbe in testa di chiamarlo, visto ch'egli non potrebbe accorrere alcuno...!!!


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