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sabato 15 novembre 2014

Un viaggio itinerante...

Si dice che sulla vetta c’è posto solo per un uomo, quindi quanto più perfetto e quanto più sarà completo quest'uomo e meno avrà necessità degli altri!!!
Già, i solitari, sono delle persone speciali, seguono da sempre in cuor loro, quel desiderio irrefrenabile di libertà... 
Non si tratta di voler restare single o di non volersi prendere cura o responsabilità, anzi tutt'altro, il timore di poter avere una famiglia, dei figli,  non li spaventa affatto... anzi tutt'altro.
Questa loro personale capacità è da attribuirsi soltanto ad un fattore psicologico, quello, d'aver imposto da sempre a se stessi, di non aver bisogno degli altri e soprattutto di non dover mediare mai in nessuna circostanza...
In particolare, quando, eventuali imposizioni, tentano di condizionarne il proprio futuro, la propria persona, ecco, quel sapere di essere succubi degli altri, l'incertezza di non poter più prendere da se - in particolare nei momenti difficili - quelle decisioni fondamentali, ma dover attendere che siano altri a decidere... ecco è proprio in questi momenti... che emergere quella propria contrastante personalità....
La loro prima regola è essere sempre padroni della propria vita, permettersi di sentirsi pienamente soddisfatti e consapevoli di quanto fatto finora, di tutte le scelte operate, quel non doversi mai pentire d'aver affrontato i pericoli, che nel lungo viaggio della propria vita si sono manifestati...
Ogni meta impegnativa, ha portato a successi ed anche - troppe volte - a fallimenti, ma è da quelle esperienze personali che nasce la convinzione che non esistono mete impegnative a lungo raggio che non possono essere affrontate...
Poiché il viaggio da compiersi è all'interno di se stessi e non si tratta di sostenere chissà quali costi, non si tratta di scappare via con un'areo o ricercare chissà quale pretesto... anzi è esattamente il contrario!!!
E' definito "obbiettivo itinerante" e rappresenta il paradosso di partire soli, senza essere da soli... 
Perché quando si sta bene con se stessi, non si ha realmente bisogno degli altri..., si ha soltanto con il tempo, il desiderio che siano gli altri a completare quanto può mancare e ciò avviene soltanto in un caso...e cioè quando si conosce la propria compagna di viaggio... quando con ella si cercherà di avere una propria discendenza...
Perché la verità è che questi soggetti... non esauriscono mai quel loro bisogno di solitudine, perché per loro, gli altri, quelli conosciuti, resteranno dei perfetti estranei, come quegli amori, di cui si è saputo fare a meno... o come di quei conoscenti - sulla falsariga della parola amici - che ormai non esistono più...
Già, come diceva una poesia... i solitari, i diversi, quelli che non s'incontrano mai, quelli andati persi, fottuti, quelli con l’anima in fiamme... ecco, questi solitari a cui non interessa dover raggiungere in tutti i modi... i propri scopi a scapito degli altri, a questi non interessa mai mettersi in mostra, in particolare non piace mettere in cattiva luce gli altri e non devono decidere se stare da una parte o dall'altra, non è obbligatorio per loro fare delle scelte o attendere che siano altri a decidere per loro...
Non esiste una vera linea di demarcazione... tutto può andare bene anche se moralmente vietato, proibito, da tutti considerato illecito..., insomma, una completa ignoranza per le regole dettate da altri...
Quanto sopra però, non deve confondersi con il voler essere illegale o disonesto..., perché l'onesta è alla base della loro persona... sempre ed in ogni occasione..., perché essi non  hanno paura di esporsi... perché non hanno paura della vita e della morte, possono affrontare chiunque e in qualunque circostanza e situazione... 
Per loro la vita non conta nulla... e soltanto un passaggio obbligato... viene vissuta intensamente, contrastando l'immoralità - stabile e sedentaria - del quieto vivere...
Non desidera restare aggrappato asetticamente contando i giorni incolori a venire, ma è un modo diverso e unico di voler affrontare e contrastare la vita, gli eventi che man mano si presenteranno, senza doversi mai tirare indietro e soprattutto senza dover dire a qualcuno - come fanno ormai quasi tutti - "grazie" e " per favore"...
Come diceva Ambrose Bierce: "la solitudine... condizione di chi ha il difetto di dire la verità e di essere dotato di buon senso..."

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