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martedì 6 novembre 2012

Nude sulla casse da morto...

Che dopo la morte ci possa essere un'altra vita... e l'auspicio di quanti oggi credono che dopo questa, c'è ne possa essere una migliore, speranza di quanti, in particolare oggi stanno soffrendo...
L'immaginazione comunque non trova mai ostacoli e pensare che da morti, ci si possa ritrovare circondato da giovani e belle donne è certamente l'aspirazione e l'illusione di molti uomini....

Chissà quanti opterebbero per il secondo girone dell'inferno, quello dei lussuriosi, amor ch'a nullo amato amar perdona.., ed in quel essere sbattuti nella bufera infernal che mai non resta, trovandosi trascinati di qua e di là....
Questo essere stati nella vita sentimentale ambigui, peccatori carnali, ecco sì... come Paolo e Francesca, Elena e Paride, ed allora questo nostro spirito, che in vita è stato travolto dalla passione sessuale, da quell'istinto veicolo dell'amore, strumento di seduzione e lussuria, intrigato momento carnale di piacere e tradimento, gioco a due in cui preda e cacciatore, si alternano in modo repentino, per terminare in una scelta quasi prestabilita: l'abbandono a quel piacere sessuale, godimento fisico di  un'erotismo che genera pulsione, negazione sublime alle ragioni dell'amore...
Ed è così quindi, che il titolare di una società che produce bare, la Lindner, ha scelto in Polonia di far posare per un calendario pubblicitario, delle modelle attraenti ed ovviamente nude, accanto a quelle casse da morto..., chissà forse il vero messaggio era rappresentato nella circostanza, che questa vicinanza tra corpi..., dovrebbe dovuto fare resuscitare il morto....

Ora la Chiesa polacca, ha immediatamente condannato questo pubblicità, dichiarando appunto, che la morte è un passaggio fondamentale della vita umana, momento di tristezza e di grande rispetto e non può essere gratuitamente associata al sesso...

La Società si giustifica, dicendo che volevano paragonare, la bellezza di un corpo con quella delle loro bare, altrettanto belle.., ed anche perché alla fine entrambe, non rappresentano altro, che il contenitore di quella essenza fondamentale chiamata anima...

E' quindi nuda è la bara è nuda deve essere la modella, dove il serpente, lascia definitivamente andare via quel corpo ormai senza vita, che ai tempi, tentato..., l'aveva condotto da quel celestiale paradiso, alla tormentata terra... 
E' siccome ad ogni fine c'è sempre un inizio, ecco che questo calendario riproduce e contrappone la concezione brutale della morte... alla bellezza della vita!!!
L'Alfa e l'Omega, l'inizio e la fine, l'origine ed il punto d'arrivo..., una legge naturale a cui non ci si può sottrarre..., ed allora, ecco che le due cose sono tangibili, cioè quel primo contatto con la morte e proprio come con il sesso, un'esperienza nuova, qualcosa di unico nella vita di una persona, perché la conclude e perché intorno elabora riflessioni personali, che non sono traducibile con altre esperienze...
Ecco quindi che il nostro corpo, nel momento in cui avverte che quella giovane bellezza va sempre più scomparendo, guardandosi ora allo specchio si accorge che nulla è più come prima, ed allora, ecco che inizia a sentire la morte come qualcosa di naturale, in particolare quando vede questo corpo logorarsi, ammalarsi ed invecchiare; ecco che questo deperire fisicamente, induce a vedere la morte, quasi come una soluzione liberatoria...
Il corpo una volta attraente, risulta non più idoneo a contenere quello spirito che finora ci aveva supportati in vita, creando la consapevolezza ed il desiderio a quella nuova condizione, che ha da sempre caratterizzato l'uomo e la sua storia...
Ed è così quindi, che la bara si eleva a nuova raffigurazione, involucro di un corpo, ormai soggetto a decomposizione...

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